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Aoun, Michel.

Generale e uomo politico libanese. Di famiglia cristiana maronita, intraprese la carriera militare, perfezionandola in Francia e negli Stati Uniti. Distintosi nella battaglia di Souk el-Gharb, nel 1984 fu nominato generale di brigata e, in un secondo momento, comandante in capo dell'esercito. Nel 1988 venne designato capo del Governo dal dimissionario presidente Amine Gemayel. Il suo Governo, con sede nella zona orientale di Beirut, riconosciuto dalle fazioni cristiane, rivendicò la propria legittimità costituzionale così come fece contemporaneamente il Governo rivale, di parte musulmana, presieduto da Selim al Hoss e con sede a Beirut Ovest. Dichiaratamente ostile alla presenza siriana in Libano, e per tale motivo sostenuto dall'Iraq, A. fu protagonista della lotta tra fazioni che insanguinò il suo Paese fino all'ottobre 1990. Due mesi dopo l'invasione irachena del Kuwait, la Siria, ottenuta mano libera in Libano in cambio della propria adesione alla coalizione contro Baghdad, attaccò A., asserragliato nel palazzo presidenziale di Baabda. Il generale, perso anche l'appoggio delle fazioni cristiane, fu sconfitto e si rifugiò con la famiglia nella sede dell'Ambasciata francese, chiedendo asilo politico. Nel 1991, in seguito a un'amnistia, poté lasciare Beirut per rifugiarsi in Francia, prima a Marsiglia, poi a Parigi. Nel maggio 2005, dopo 15 anni di esilio, A. tornò in Libano in occasione dell'uccisione del premier Rafik Hariri e si pose a capo del Movimento patriottico libero (MPL) (n. Beirut 1935).